In piena crisi economica e lavorativa solitamente sono le idee innovative ad avere la meglio.
Non a caso Linkedin, il noto network professionale, ha inaugurato il 29 Novembre l’apertura di una sede a Milano.
I professionisti italiani restano motivati e ambiziosi, ma come sfruttare questo social composto da offerte, richieste, profili e segnalazioni?
Linkedin è uno strumento e il risultato sarà proporzionale al modo in cui lo utilizzerete, si tratta di vero e proprio marketing personale.
Molti confondono il proprio profilo come un Curriculum Vitae on-line, nulla di più errato.
Il profilo serve a fornire tutte le informazioni aggiuntive che non riuscite a scrivere nelle poche pagine a disposizione per il CV.
Riempitelo in ogni sua parte, esagerate, ci sono decine di moduli che potete aggiungere, spiegate le vostre mansioni in modo dettagliato; Linkedin ha anche un motore di ricerca interno, se il profilo è vuoto non vi troverà nessuno.
A proposito del motore di ricerca, Linkedin è basato sui vari livelli di collegamento tra gli utenti. Chi esegue una ricerca con una determinata parola chiave, riceverà come risultato prima i collegamenti presenti nella propria rete di 1° e 2° livello. E’ fondamentale creare una rete di contatti.
Partecipate attivamente ai gruppi del vostro settore, rispondete alle domande, dimostrate la vostra competenza. Se vi farete notare, saranno direttamente i recruiter e le aziende a contattarvi.
Nell’attesa che qualcuno si accorga di voi, non rimanete senza fare nulla. Potete seguire i brand più famosi, visualizzare le loro offerte lavorative e iscrivervi ai gruppi appositi che permettono l’inserimento di annunci gratuiti, Job Seeker ne è un esempio.
Dopo tutta la fase di preparazione, cercate di ottenere segnalazioni (referenze) sul vostro lavoro dai colleghi e dalle vecchie collaborazioni. Le segnalazioni hanno un grande valore, molti Head Hunter non prendono in considerazione utenti con meno di 3 feedback.
Per concludere, aggiungete il link del profilo sul vostro CV e siate costantemente attivi, un account morto equivale al non averlo mai creato.